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Inchiesta Otranto, revocati domiciliari ai fratelli Cariddi

La misura cautelare, nei confronti degli ex primi cittadini, è stata sostituita con il divieto di dimora nel comune di Otranto

Il gip di Lecce Sergio Tosi ha disposto la revoca degli arresti domiciliari a Luciano e Pierpaolo Cariddi i due fratelli alla guida di Otranto negli ultimi 15 anni, e oggi tra i 60 indagati nell’ambito dell’inchiesta Hydruntiade. La misura cautelare in atto, su richiesta dei pm Elsa Valeria Mignone e Giorgia Villa, è stata sostituita con il divieto di dimora nel comune di Otranto. Il nuovo provvedimento nasce dall’esigenza motivata dalla Procura di Lecce che sebbene scemate permangano ugualmente le esigenze cautelari e dal fatto che la misura degli arresti domiciliari sia comunque prossima alla scadenza dei termini. L’udienza preliminare per i 60 indagati nell’inchiesta si terrà il prossimo 10 marzo . Pierpaolo e Luciano Cariddi sono stati arrestati in carcere lo scorso 12 settembre da dove sono usciti solo poco prima di Natale per proseguire la detenzione ai domiciliari.

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