
| MOLFETTA (BA) - mercoledì 13 gennaio 2021 - 17:03
E’ accusato di appropriazione indebita perché si sarebbe impossessato, in qualità di avvocato difensore, della somma di oltre 6mila euro da una sua cliente che invece glieli avrebbe chiesti, a titolo di contributi e mantenimenti arretrati nei confronti dell’ex marito, al termine di una causa di separazione. Per questo motivo è finito in carcere, ora a Trani, Vincenzo Zagami, 56 anni, arrestato nelle ultime ore a Molfetta dalla Guardia di finanza che gli ha notificato un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del tribunale di Alessandria. Nel provvedimento, ai soli fini della contestazione, Zagami, che attualmente vive in Francia, viene accusato anche del reato di esercizio abusivo della professione perché, secondo gli inquirenti, si sarebbe qualificato come “avocat” iscritto all’ordine degli avvocati di Nizza o come “avvocato comunitario stabilito” sottoscrivendo in tale veste gli atti di un processo davanti al tribunale di Alessandria. A detta del suo difensore, l’avvocato Felice Petruzzella, “la somma incassata da Zagami corrisponde alla sua parcella per l'attività professionale in un contenzioso giudiziario definito con una sentenza, chiariremo nel corso dell’interrogatorio di garanzia”. Negli ultimi tempi Zagami, che aveva già collezionato altre denunce come falso avvocato e balzato in passato agli onori della cronaca in passato per essersi spacciato per un supertestimone nella vicenda Telekom Serbia e come difensore di uno degli indagati nell’inchiesta che aveva coinvolto il padre di Matteo Renzi, si è reso protagonista di diversi video su Fb dalla sua residenza in Francia in cui accusa alcuni esponenti dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di Finanza.